L’inaugurazione della *nave Olterra* presso il cantiere T. Mariotti di Genova segna un significativo passo avanti per la Marina Militare italiana.
Questo innovativo progetto, il primo di natura militare per l’azienda ligure, fa parte del programma SDO-SuRS (Special and Diving Operations – Submarine Rescue Ship).
La nave è stata concepita per il soccorso sottomarino e il supporto a operazioni subacquee e di protezione delle infrastrutture del Mediterraneo.
Caratteristiche tecniche della nave Olterra
La *nave Olterra* vanta dimensioni significative con una lunghezza di 128 metri e una larghezza di 24 metri.
Uno dei punti di forza del progetto è l’adozione di un sistema di propulsione elettrica integrata (IFEP) associato a un sofisticato sistema di posizionamento dinamico DP3.
Queste tecnologie all’avanguardia consentono alla Olterra di operare con precisione in condizioni meteo-marine avverse, elemento cruciale per missioni di soccorso e operazioni subacquee delicate.
La capacità di ospitare fino a 200 persone tra equipaggio e operatori del COMSUBIN (Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”) è un ulteriore vantaggio, permettendo operazioni modulari continue su vari fronti.
L’importanza del progetto Olterra nel contesto italiano
Il varo della nave Olterra non è solo una pietra miliare per la T. Mariotti, ma anche un esempio della capacità industriale italiana di eccellenza.
Il progetto è stato impostato nell’aprile 2023 e raggiungerà il traguardo finale di integrazione e prove entro il 2027, con il trasferimento a Genova per l’allestimento finale già avvenuto nel settembre 2024.
Prospettive future e scenari d’impiego
Una volta operativa, la nave Olterra sarà cruciale per il soccorso di sommergibili sinistrati e operazioni di protezione delle infrastrutture critiche sottomarine.
La sua flessibilità e capacità di affrontare diversi scenari operativi la rendono un asset vitale per la sicurezza del Mediterraneo e oltre.
Foto di copertina di: città della spezia
